1998 – Sala multifunzionale a Genazzano (RM) con: C. Panepuccia
Una vecchia sala cinematografica viene convertita in uno spazio aperto e flessibile atto ad ospitare non solo eventi spettacolari e musicali, ma anche quotidiani laboratori di musica e di teatro.
Del vecchio cinema viene mantenuta solo la cabina di proiezione, ora trasformata in saletta regìa. Eliminato il palcoscenico fisso, la scena sarà costituita da due piattaforme mobili.
Lo spazio fortemente allungato viene scandito dalla sequenza dei pannelli che, chiudendo le ampie finestre non più necessarie, hanno la doppia funzione di nascondere gli impianti di ventilazione e di diffusione acustica e di agire essi stessi da elementi fonoassorbenti: Visivamente i pannelli tridimensionali fanno pensare a tende stilizzate o vele variamente mosse dal vento.
Dal microscopico atrio di ingresso un motivo decorativo astratto ad andamento lineare guida lungo il pavimento, sale sulle pareti e si ripropone sul soffitto fino all’interno della sala dove avvolge, nella parete di fondo, la cabina di regìa.